Mescole in gomma organica sintetica e naturale
Descrizione
I polimeri alla base dei formulati sono la semplice gomma naturale da piantagione o tutta una serie di prodotti ottenuti dalla conversione e polimerizzazione dei monomeri: EPM, EPDM, NBR, SBR, CR, tra i gradi più comuni, HNBR, ACM, AEM, EU, AU, ECO, CSM, ecc. Esistono 30 classi di elastomeri organici di base e di ognuno di loro è possibile trovare sul mercato svariati gradi. L’utilizzo poi, all’interno dei formulati, di cariche rinforzanti o riempitive, di additivi vari, di reticolanti e plastificanti, porta virtualmente ad infinite combinazioni di ingredienti per infinite applicazioni: utilizzo statico o dinamico, in contatto con i più svariati fluidi nelle più varie condizioni di temperatura e condizioni climatiche.
Ogni tipologia di mescola organica ha precise caratteristiche ed eccelle in uno o più aspetti come ad esempio:
- Polisoprene naturale (NR) e sintetico (IR): eccezionali proprietà meccaniche, ideale per utilizzi dinamici
- Gomma nitrilica (NBR) e nitrilica idrogenata (HNBR): elevata resistenza agli oli, idrocarburi e gas
- Polibutile (IIR): bassissima permeabilità ai gas
- Copolimeri etilene-propilene (EPM) e terpolimeri etilene-propilene-diene (EPDM): ottime proprietà di resistenza agli agenti atmosferici e di flessibilità alle basse temperature
- Policloroprene (CR): ottimo bilanciamento tra proprietà meccaniche e resistenza chimica e alle intemperie
- Poliacrilati (ACM) e copolimeri etilene-acrilato (AEM): ottima combinazione di resistenza ai lubrificanti ed alle alte temperature
- Poliuerataniche (EU, AU): la più alta resistenza all’abrasione
Lavorazione
I metodi di trasformazione di queste tipologie di mescole sono il tradizionale stampaggio a compressione e iniezione, l’estrusione, la calandratura e la spalmatura. Tutti gli elastomeri insaturi sono generalmente reticolati sfruttando la chimica dello zolfo ma possono anche essere utilizzati perossidi. Quelli che invece non dispongono di legami insaturi, come gli EPM, possono invece essere reticolati solamente utilizzando perossidi. Alcune specialità richiedono agenti di reticolazione esclusivi che sfruttano specifiche caratteristiche chimiche.
Lavorazione
I metodi di trasformazione di queste tipologie di mescole sono il tradizionale stampaggio a compressione e iniezione, l’estrusione, la calandratura e la spalmatura. Tutti gli elastomeri insaturi sono generalmente reticolati sfruttando la chimica dello zolfo ma possono anche essere utilizzati perossidi. Quelli che invece non dispongono di legami insaturi, come gli EPM, possono invece essere reticolati solamente utilizzando perossidi. Alcune specialità richiedono agenti di reticolazione esclusivi che sfruttano specifiche caratteristiche chimiche.
Segmento di mercato
- Automotive
- Trasporti
- Industriale
- Oil & gas
- Agricoltura
- Energia
- Edilizia
- Stampa ed etichettatura
- Elettrodomestici
- Beni di consumo
- Cibo e bevande
- Sport e tempo libero
Spessore | da 5 mm a 12 mm |
*possibilità di personalizzare la larghezza (da 25 mm a 100 mm)
*possibilità di filtratura
Larghezza | 40 mm (± 5 mm) |
Spessore | 8 mm (± 3 mm) |
Larghezza | 40 mm |
80 mm (± 5 mm) | |
120 mm (± 5 mm) | |
300 mm (± 5 mm) | |
Spessore | 8 mm (± 3 mm) |
Larghezza | 500 mm (± 100 mm) |
Spessore | 8 mm (± 3 mm) |
Larghezza | 500 mm (± 100 mm) |
Spessore | 8 mm (± 3 mm) |
Peso massimo | 25 kg |
*possibilità di soluzioni su misura
Larghezza | 500 mm (± 100 mm) |
Spessore | 8 mm (± 3 mm) |
Lunghezza | 1000 mm (± 200 mm) |
*fogli senza anti-adesivo
*possibilità di aggiungere polietilene
*possibilità di soluzioni su misura